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Mbour

Situato nella regione di Thies, il comune Mbour si trova nel cuore della Petite Côte, la zona turistica per eccellenza del Senegal. La citta`di Mbour è a 83 km dalla capitale Dakar.

È di facile accesso, tranquilla, meno inquinata della capitale ed è il luogo ideale per il riposo dopo un anno molto impegnativo e fare una pausa dall’inverno.
La fondazione della città risale al XVIII secolo, con l'arrivo di diverse etnie, prima i Serer e in seguito i Mandinga, i Lebou il Toucouleur ...

Con l'installazione dell'amministrazione coloniale, Mbour divenne ben presto un attivo centro di scambi commerciali, svolgendo un ruolo importante nella raccolta coloniale di raccolta e produzione di arachidi nell'entroterra.
Nel 1922, divenne la capitale amministrativa della sub-regione e fu eretta in città 4 Dicembre 1926.
Oggi, la città di Mbour occupa un posto importante nel sistema socio-economico della regione di Thies. Rimane un crogiolo di vita sociale ed economica in costante fermento.
Il porto di pesca di Mbour produce il 40% del prodotto di messa a terra della pesca in Senegal. Il pesce sbarcato a Mbour è venduto sia a Dakar che in altre parti del paese.
Il pesce chiamato "nobile" è esportato in Europa e in Asia. Il pesce affumicato ed il pesce essiccato vengono esportati principalmente ai paesi della sub-regione come il Mali, Burkina Faso, Guinea Bissau, Togo, ecc.
Il settore della pesca sta attraversando una crisi. I professionisti del settore imputano le cause alle tecniche di pesca non sostenibili  spesso utilizzate dai senegalesi e soprattutto dalle navi straniere.
Oltre alla pesca, il turismo e l'artigianato sono in crescita.
La Petite Côte ha confezionato un gran numero di alberghi e strutture ricettive. Con i suoi punti di forza balneari, il governo senegalese ha concentrato gran parte della sua politica turistica nella Petite Cote. E 'a questo scopo che la Compagnia per lo sviluppo del Senegal Petite Côte (SAPCO), responsabile per lo sviluppo del turismo costiero, è stata creata nel 1975.
Il Dipartimento di Mbour si trova fra il sito di Saly e quello di Nianing che sono all’estemita` della città.
Saly, da solo, è il più grande resort in Africa occidentale. All'interno della città e lungo il suo litorale continuano ad essere costruiti hotel ricettivi. La città di Mbour produce la maggior parte della struttura e della forza lavoro. Il porto di pesca con lo spettacolo dello sbarco pescatori e il mercato centrale di Mbour sono punti di passaggio consueti per i turisti. Quando vanno in visita pero`, essi vengono convogliati dagli accompagnatori delegati dagli hotel per assisterli, in itinerari stereotipati e vengono spesso messi di fronte ad immagini di cultura preselezionate e non rappresentative. Essi percepiscono cosi` i tratti culturali, attraverso dei souvenirs di arte africana realizzati da artigiani locali che si adattano alle realtà del mercato industriale ed i prodotti sono venduti, tramite intermediari. E`differente con le  guide locali, molte delle quali intrattengono i visitatori con spieghazioni ricche di particolari, che sono dei veri e propri mediatori culturali, ed oltre alle visite guidate vi invitano a scoprire la cutura dei luoghi, ad avventurarvi in ambienti diversi ed a passare le serate nelle feste danzanti.
Al mercato centrale di Mbour attraversando le boutiques di antiquariato è possibile invece apprezzare ogni diversità culturale locale. Tutti i gruppi etnici convivono nello spazio Mbour Senegal comune. La città è diventata un melting pot ed è attualmente in espansione.Oltre ai quartieri tradizionali di Mbour Serere, Thiocé, Téfess, Mbour Toucouleur, Gadega che ospitano i gruppi etnici fondatori, Mbour ha una dozzina di nuovi quartieri. La maggior parte delle persone, reclama la loro appartenenza culturale. Ogni gruppo etnico ha un arsenale di conoscenze, ma anche di competenze. Le popolazioni, una volta a Mbour, si lasciano fagocitare dalla città, perdendo a poco a poco tutto il loro bagaglio culturale in favore di uno stile di vita per cosi` dire cittadino, che ricalca il modello della cultura occidentale.

Tuttavia, nonostante questo immenso potenziale umano e culturale, e un nuovo aereoporto in costruzione, la città di Mbour sembra in letargo. Le infrastrutture pubbliche, le strade sono ancora carenti, la povertà è endemica, a causa di malgoverno delle autorità e l'insufficienza della società alle nuove esigenze di sviluppo.
Potrebbe essere utopistico voler predicare un pieno ritorno alla tradizione, ma è più probabile  di poter trovare proprio nell’ immenso patrimonio culturale delle vere risorse contro la povertà ed i suoi corollari. Mbour ha permesso ad un certo tipo di turismo di beneficiare dei vantaggi finanziari delle multinazionali straniere, ed il comune non beneficia molto delle entrate fiscali degli hotel della Petit-Cote .
L'esaltazione di valori culturali potrebbe essere una chiave di svolta per affrontare i problemi delle popolazioni urbane. Alcune associazioni di solidarietà sono attive sul territorio a fare la loro parte nello sviluppo della cutura e del turismo.

TRADIZIONI

 Ognuna delle tradizioni africane si trova d’accordo nel rendere l'organizzazione familiare un terreno della stabilità sociale. Le fasce di età sono state ben definite e sono state guidate da uno spirito di costante solidarietà di gruppo. Il giovane, soggetto ad una serie di iniziazioni, raggiunge l'età adulta con un sentimento patriottico di appartenenza ad un gruppo etnico, ma anche intriso del culto del coraggio e della perseveranza nel rispetto delle norme stabilite.

Le società gerarchiche sono state divise in classi. Il lavoro è il segno distintivo della casta.
Questi specificazione di classe hanno permesso ai gruppi di appartenenza di mantenere gelosamente i segreti del mestiere e le competenze e non passarli come beneficiari che agli aventi diritto, vale a dire alle loro generazioni future.
Così i fabbri sono rispettati per la loro capacità di lavorare con semplici pietre nella tranquillia` delle loro fucine e fabbricare anche oggetti come attrezzi da lavoro agricolo. E' lo stesso per i calzolai con i loro i talismani in grado di domare gli spiriti di protezione della foresta.
Ogni gruppo aveva il suo posto nelle cerimonie di raduno di tutta la comunità. I griot sono stati i detentori della tradizione, i padroni della parola.


La cultura africana in generale e Senegal in particolare, è di inestimabile valore. Le rare manifestazioni culturali sono oggetto  di grande attrazione per le popolazioni locali, ma sopratutto per  i turisti di passaggio in città.
Il Kankourang, cerimonia di iniziazione di ritmo mandinga, è vita della città nel mese di settembre. Si tratta di centinaia di persone che assediano la città a ballare al ritmo di “Diambadong”, facendo all’improvviso funzionare le attivita` commerciali ed i trasporti, è stato classificato Patrimonio Immateriale dell'UNESCO dal 2008 ed è orgoglio dei Mbourois.
Il Serer attraverso la loro evoluzione secreto un insieme di conoscenze, ma anche competenze in tutti i settori della vita, ma soprattutto in ambito culturale. Gli addetti ai lavori durante le rare manifestazioni riescono a chiamare a  raccolta immense  folle cittadine. C'è anche tutto il folclore di "Nguel", una danza tipicamente Serer.
I Lebou che abitano le coste, specializzati nel commercio marittimo, sono abbastanza inclinati alle credenze in spiriti soprannaturali che costellano la maggior parte della loro vita.
Ad ogni evento pubblico, il Lebou, soprattutto le donne, vestite di molti colori eseguono passi di danza chiamato "Ndawrabine."
La scelta di questi tre gruppi etnici (Mandinka, Serer e Lebou) non è casuale. Si intravede tutta la ricchezza del loro patrimonio culturale. In Mbour, ognuno di questi gruppi si appropria di un quartiere culturale ed è intrinsecamente legato alla storia della città.

Infatti nel tracciare la storia dei gruppi etnici ed identificare le proprie particolarita`, mettendo a confronto gli stili di vita e le attivita` lavorative, sarebbe dunque possibile di essere in grado di far risorgere un insieme di beni culturali immateriali e apportare  vantaggi socio-economici, per riuscire ad offrire il valore autentico della capacita` produttiva fuori dagli schemi di vetrine turistiche ordinarie.
Si consiglia dunque alla persona che desidera visitare il Senegal, prima della la sua partenza dall'Europa di scegliere il tipo di viaggio che farà. Per chi e` abituato a viaggiare ed e` piu` avventuroso  o per chi sceglie il comfort di hotel di lusso europei, e` importante mescolare alla sua vacanza l’opportunita` di entrare in contatto con il Senegal autentico ed entrare nel vivo tra la popolazione per meglio identificare lo stile vita africana.
Cari amici, se avrete il coraggio di entrare nella popolazione, accompagnati da una guida esperta che vi racconta, consiglia ed accoglie, scoprirete l'autentico Senegal! 

CALENDARIO

Ventiquattro etnie sono attualmente presenti in Senegal

(che e` a maggioranza di religione musulmana e per un 5% cattolica), ed i matrimoni interreligiosi sono frequenti. Spesso condividono le feste reciproche e festeggiano per esempio il Natale come la fine del Ramadam.

Settembre
Festa Mandinga (kangourang) circoncisione

Ottobre
Korite fin du Ramadam

Novembre:
Tabaskie sacrificio del montone
Festival Sahel – festival di musica africana contemporanea

Dicembre
Natale
Feste della raccolto (Musson) La festa Serrere

Gennaio
Festival de desert Lompul (inizio gennaio)
Magal de Touba

Marzo

Festival annuale delle etnie de Mbour:  esposizione d’arte, concerti, teatro, danze

Aprile
Regate 4 april fete d’indipendence – corsa delle piroghe  -regata- corsa degli asini- Faux lion Simb -
Festa Lebou (nguarabine)

Maggio
Festival de Goree maggio

Giugno
Festival Djola- Casamance-iles de Carabane-
Festival de jazz a Saint Louis

Luglio
Festival des Toucouleur FUTA  juin/juillet

Lutte senegalaise(da decembre a aout) tornei di lotta

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